Negli ultimi 100 anni abbiamo inquinato il mondo più che nell'ultimo milione di anni.
Lo sviluppo e il progresso che l'era industriale ci ha dato rischiano di distruggere il nostro pianeta: cosa lasceremo ai nostri figli ed ai nostri nipoti?
Non è un problema che riguarda gli industriali: certo Porto Marghera e anche il disboscamento dell'Amazzonia sono problemi gravi che richiedono la nostra attenzione, ma ci sono cose più vicine ed importanti.
Noi, con il nostro comportamento di tutti i giorni, possiamo ridurre almeno della metà l'inquinamento del pianeta. Qualche esempio:
- per chi ha l'auto, usarla di meno anzi possibilmente mai. Due passi, un po' di bici, o sfruttare il treno e i mezzi pubblici non sono aiutano a ridurre lo sfruttamento del pianeta ma possono anche migliorare la qualità della nostra vita. Dov'è che dobbiamo sempre correre? Calma! Abbiamo una vita sola;
- lo stesso per lo scooter. Andare a scuola in bici o a piedi forse fa meno fine ma fa meglio all'ambiente;
- ridurre gli sprechi: il fatto che ormai stiamo quasi tutti bene economicamente non vuol dire buttare via tutto, né sprecare. Un po' di attenzione non fa mai male;
- fare la raccolta differenziata: costa poco separare almeno carta/cartone e vetro. La carta da sola costituisce il 75% dei nostri rifiuti, e ormai i rifiuti costano minimo 0,1 Euro al chilo, non ancora come il prosciutto, ma il del resto il sacchetto della spazzatura non pesa certo pochi etti...
- tenere il riscaldamento più basso. Quando fuori c'è -5 forse non è il caso di girare in casa in maglietta o maniche di camicia...
Marzo 2008
Curiosità interessante: per i climi tropicali esiste una pianta robusta per la quale un ettaro produce semi che spremuti danno circa 1900 litri di olio combustibile: vive 40 anni e tollera fino a 2 anni di siccità, con foglie caduche che arricchiscono il suolo come fertilizzante naturale, proteggendolo dalla desertificazione. La sua resa per ettaro è 4x quella della soia e 10x quella del mais. E' anche utile per costruire recinzioni e si ritiene abbia proprietà mediche. Si chiama Jatropha curcas ed è originaria dei Caraibi.
Febbraio 2007
Anche il turismo può essere ecosostenibile o meno: visitando luoghi lontani innanzitutto inquiniamo durante il viaggio (gli aerei sono altamente inquinanti) e rischiamo anche di rovinare con l'eccessiva presenza di persone paradisi o ormai ex-paradisi naturali. E persino l' "ecoturismo" può essere controproducente (leggi articolo BBC).
Maggio 2004
La nuova Legge di Orientamento consente agli imprenditori agricoli di svolgere attività collaterali all'agricoltura, traendone un reddito interessante perché sottoposto a minore tassazione. La Coldiretti / INIPA organizza a questo scopo corsi di Ingegneria Naturalistica: consolidare fronti franosi o di cava, mettere in sicurezza sponde fluviali o scarpate stradali, mantenere aree verdi e sentieri sono un esempio di attività che possono essere realizzate da agricoltori usando i normali strumenti di lavoro. La Pubblica Amministrazione potrà avvalersi di questa possibilità: si eviteranno così le solite cementificazioni e si farà anche economia: queste opere di contenimento si realizzano infatti con tronchi e pietrame e mediante la messa a dimora di piante vive.
L'emergenza rifiuti: in Campania gli impianti di trattamento non sono sufficienti, causa malgoverno. Le soluzioni ritenute ecologicamente compatibili per il trattamento rifiuti sono la raccolta differenziata e il pretrattamento meccanico che limitano al minimo la frazione di rifiuti destinabile all'incenerimento mediante termovalorizzatori. La parte organica può essere destinata al compostaggio, plastica vetro carta e metalli possono essere facilmente riciclati.
Aprile 2004
Il disboscamento di vaste aree della foresta Amazzonica, Siberia, Russia, e varie zone del terzo mondo è un problema grave. Il legno è usato anche da noi in Europa. Legni "accettabili": castagno, noce, frassino, ciliegio americano, faggio, betulla, acero, robinia comune, douglasia, marupa, pino, abete, larice, larice siberiano; meglio se certificato FSC (Forest Stewardship Council, un'organizzazione internazionale senza fini di lucro). Da non usare: cedro rosso canadese, mogano, jatoba, teak, ramino, ironwood, iroko, afromosia, doussie, noce tanganica. Trovate una guida dettagliata a www.greenpeace.it/foreste/
La diffusione di legno tagliato illegalmente, venduto a basso costo, crea un effetto di concorrenza sleale (dumping) per cui diventa economicamente onerosa la coltivazione e il taglio legale - lo sfruttamento sostenibile delle foreste, indispensabile se non vogliamo distruggere l'equilibrio ecologico e climatico del pianeta.
Ognuno di noi deve fare attenzione, perché può succedere che i costi di prodotti realizzati con legno pregiato e/o proveniente da aree in pericolo di deforestazione siano inferiori a quelli di prodotti realizzati con legno "legale". E' indispensabile arrivare il prima possibile ad una tracciatura e certificazione del legno per fermare commercianti senza scrupoli.
Febbraio 2003
Una recente proposta di legge della commissione giustizia, su incarico del ministro della giustizia Castelli, premia gli inquinatori. Secondo la proposta: il superamento dei parametri per le emissioni di fumi, gas, polveri e emissioni che danneggiano la salute non sono più soggette a sanzioni penali, ma solo amministrative per un massimo di 1500 euro (una sciocchezza per un'industria!); idem per le sostanze pericolose, dal penale si passa (solo nei casi più gravi) ad un massimo di 18000 euro (altra somma irrisoria, forse lo 0.0000000001% del bilancio di Enichem o altri); versamento di sostanze in mare (ad esempio lavaggio di petroliere) costerebbe solo più 9000 euro; uso o commercializzazione sostanze vietate per l'ozono da due anni di arresto e revoca della licenza si passerebbe da un massimo di 45000 euro e sospensione temporanea della licenza.
Novembre 2002
La petroliera Prestige (77000 tonnellate) è naufragata sulle coste della Galizia (Spagna).
Settembre 2002
La nave Jolly Rubino armata dalla italiana Ignazio Messina & C. naufraga 20 miglia a sud di Richards Bay, nel parco naturale di Santa Lucia, in Sudafrica. Pare che la nave trasportasse fenoli ed altre sostanze inquinanti. Alcuni bidoni rinvenuti non hanno il numero di serie e le informazioni stampate sul contenuto e la data di produzione. Gli armatori hanno dichiarato che si faranno carico delle spese per il risanamento.
Febbraio 2002
La produzione di spazzatura dell'Italia è aumentata del 2%. La raccolta differenziata copre in media il 16,7%.
FRODI INDUSTRIALI
1986 - Vino al metanolo. Alcune aziende imbottigliavano vino fasullo ottenuto chimicamente con acqua, alcool ed additivi. Non sarebbero state scoperte se una partita di metanolo, un alcool altamente tossico per l'uomo, non fosse finita per errore nella lavorazione. Diversi morti. I colpevoli sono attualmente fuori dal carcere.
1987 - Farine radioattive. Come conseguenza dell'incidente nucleare capitato nell'obsoleta centrale di Cernobyl (in mano a tecnici incompetenti) grosse partite di grano russo risultano contaminate. Per venderle le si mischia a grano non contaminato. Potete stare sicuri che ce lo siamo mangiato tutto.
1998 - Mucca pazza. Diverse aziende impiegavano per l'alimentazione di bovini delle farine ottenute dalla macinazione di scarti animali. In pratica si alimentavano erbivori con proteine animali, per giunta dello stesso tipo di animale: la conseguenza è una malattia (BSE) molto simile a quella riscontrata in tribù dedite al cannibalismo.
Come conseguenza si scatena una fobia contro la carne bovina e una ricerca delle carni bianche, non sapendo che anche i polli ed i tacchini sono stati per anni alimentati con farine animali.
E non è detto che queste cose non continuino.
Purtroppo i danni causati dall'alimentazione con farine animali sono irrisori rispetto a: ormoni, estrogeni, anabolizzanti, cortisone, antibiotici che sono spesso iniettati negli animali in dosi massicce. Per di più il traffico di queste sostanze è gestito dalla criminalità organizzata.
Alcuni dati: nel 1994 è diventato fuorilegge l'uso di mangimi con farine animali; divieto sicuramente rispettato visto che le mucche colpite dal morbo risultano nate nel 1996/97... In UK sono stati trovati oltre 700 capi positivi ai test ed oltre 100 persone sarebbero morte. In Italia l'incidenza di morti da BSE è circa 1 su 1 milione, circa una persona all'anno contro 3000 decessi per incidenti d'auto, 20000 collegati al fumo.
19?? - Olio d'oliva. Grazie alla permissiva legislazione che non impone di indicare la provenienza delle olive, ci sono in giro olii di semi colorati ed aromatizzati artificialmente, venduti a 4-5 volte il loro prezzo. Generalmente non fanno male alla salute, solo al portafogli.
20?? - OGM organismi geneticamente modificati. Le multinazionali americane cercano con tutti i mezzi di far coltivare sui campi europei nuove varietà di verdure, cereali, ecc., modificate geneticamente. Alcune modifiche riguardano aumento di produttività per metro quadro, resistenza all'ossidazione (pomodori che non marciscono), resistenza agli antiparassitari che possono essere così sparsi in quantità (la verdura infatti è modificata in modo da resistere agli antiparassitari, peccato che noi no...).
ALIMENTI, ACQUA
Le patologie di origine alimentare sono molte. Nei paesi industrializzati ogni anno una persona su 3 soffre di disturbi dovuti all'alimentazione. I disturbi più gravi sono diarrea (in caso di malnutrizione può portare alla morte), insufficienza epatica o renale, turbe psichiche. Sono a rischio soprattutto donne incinte, bambini e anziani che hanno un sistema immunitario più debole. Salmonellosi, escheria coli, colera, e quindi microtossine come mercurio e diossina sono le più diffuse.
L'acqua dolce e le risorse idriche; le coltivazioni; gli allevamenti; gli antiparassitari; l'ingegneria genetica. Nel medioevo si moriva a quarant'anni, noi oggi viviamo di più. Noi. Quelli dopo?
MARE
Lo sfruttamento del mare per la pesca è troppo intensivo. Il mediterraneo è probabilmente agli sgoccioli. Sono in causa alcune tecniche di pesca che danneggiano i fondali e impediscono il ripopolamento; le grosse barche da pesca industriale che oltre a fare danni riducono l'occupazione.
Occorrerebbe creare zone vietate alla pesca, destinate al ripopolamento, o le risorse si esauriranno.
PEFC - Foreste.
Esiste un ente di certificazione per le foreste, il PEFC (Pan European Forest Certification, consiglio per la certificazione paneuropea), è nato nell'agosto del 98 per iniziativa volontaria di proprietari forestali tedeschi, austriaci, svizzeri, finlandesi e norvegesi. L'Italia ha aderito nel Luglio 2001. L'ente controlla la corretta gestione di 38 milioni di ettari di foreste (nov 2001)
RISPARMIO
Un uso accorto delle risorse aiuta il pianeta. Ci sono moltissimi progetti per avvicinare tutto questo alla vita di tutti i giorni.
Il progetto BedZED riguarda le abitazioni. Cambiando il modo di costruire si può ridurre il consumo di energia del 70% rispetto alle case convenzionali. Anche l'atto stesso della costruzione può essere più rispettoso dell'ambiente, scegliendo attentamente i materiali e reperendoli in zona, in modo da non inquinare con il trasporto.
AGRICOLTURA INDUSTRIALE
L'agricoltura è diventata industriale inseguendo la legge della massima quantità al minor prezzo. Per ottenere questo si passa spesso sopra alle questioni ambientali. Invece di usare le specie vegetali autoctone (ovvero originarie della zona) si usano le sementi migliorate o addirittura create dalle multinazionali (per produrre di più e non certo per avere migliori caratteristiche nutritive o organolettiche; tanto si potranno aggiungere gli "aromi naturali" per migliorare il gusto del prodotto) e le razze animali che rendono di più. Dal momento che sono estranei all'ambiente in cui vengono inseriti, animali e vegetali sono deboli e richiedono antibiotici ed antiparassitari che inquinano e molto spesso arrivano all'uomo. Oltre a questo l'industrializzazione prevede grandi estensioni e grandi aziende, per cui i contadini spesso perdono la proprietà e si ritrovano a lavorare come demotivati operai. Purtroppo questo tipo di agricoltura è diffuso a livello globale, ed è particolarmente dannoso nei Paesi in via di sviluppo; come se non bastasse il mondo occidentale (USA e UE) protegge i propri prodotti agricoli applicando dazi doganali e sussidi: come conseguenza noi paghiamo i prodotti anche il 40% in più per proteggerli dalla concorrenza.
Una soluzione a questo problema è il ritorno ad un'agricoltura locale. Se produttori e consumatori sono vicini, i consumatori non tollereranno la distruzione del suolo, dell'ecosistema o delle risorse idriche locali come "costo necessario" di produzione.
FONTI DI ENERGIA
Visto che i paesi industrializzati ricavano la maggior parte dell'energia da carbone e petrolio i livelli di inquinamento atmosferico e di anidride carbonica stanno aumentando troppo, e non possono più essere tollerati dal pianeta. Sono già in atto cambiamenti nel clima che fanno vedere che l'azione di disturbo provocata dall'uomo all'ecosistema Terra è eccessiva. Le nazioni industrializzate hanno studiato nel 92 a Rio De Janeiro un piano per ridurre le emissioni, approvato a Kyoto nel 97 ma non ancora ratificato da tutte le nazioni "importanti", in particolare gli USA che causano il maggior numero di emissioni.
E' inutile negare che occorre cambiare il nostro modo di vivere se vogliamo realmente ridurre le emissioni ed evitare che il pianeta diventi presto inabitabile: industria, trasporto (sempre + trasporto pubblico), riscaldamento (edifici isolati meglio, scelte costruttive con sistemi di riscaldamento e raffreddamento passivi). Ci sono tante piccole cose da fare, pensiamoci ogni giorno, riduciamo almeno gli sprechi, non per il costo (siamo troppo ricchi, il costo non ci tocca), ma per il danno che possiamo fare all'ambiente con il nostro comportamento.
Iniziative:
- Banco Informatico Onlus raccoglie attrezzature per l'ufficio (PC, stampanti, fotocopiatrici ecc.) da inviare in zone disagiate: www.bancoinformatico.com
- A www.chemicalreaction.org (anche in versione italiana) potete inviare una mail ad uno o piú Commissari Europei, chiedendo una proposta di legge che protegga l’ambiente e la salute pubblica e che fornisca ai consumatori il diritto di conoscere il contenuto chimico dei prodotti che compriamo.
- Varie ONLUS si occupano di raccogliere eccedenze alimentari o cibi prossimi alla scadenza che sono fatti arrivare velocemente a chi altrimenti non ha nulla da mangiare; utilizzare questo cibo è anche positivo per l'ecosistema; Banco alimentare www.bancoalimentare.org - Ci sono poi altre iniziative interessanti contro lo spreco www.ilbuonocheavanza.it
Libri:
Manuale di Autodifesa ambientale del cittadino - Luca Ramacci
I predoni dell’acqua - Giuseppe Altamore (Ed. San Paolo)
Petrolio:
L'era del petrolio - Leonardo Maugeri (Feltrinelli)
Fine corsa - Jeremy Leggett (Einaudi)
I giacimenti del potere - Guido Rampoldi (Mondadori)
Oro nero d'Oriente - Pinella de Gregorio (Donzelli)
Film: Erin Brocovic
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